02 Dicembre 2022
Una decisione che segna una svolta epocale: stop alle bustine monodose di zucchero nei bar e nei ristoranti di tutta l’Unione europea. Ma la scelta si articola su vari imballaggi destinati a condire come ketchup, maionese, olio, ecc., ad eccezione di contenitori che vengono confezionati per l’asporto e destinati al consumo immediato senza necessità di ulteriore preparazione.
Questa proposta della Commissione Ue va a regolamentare l’uso degli imballaggi e di per sé rivoluziona il mondo del packaging che in una visione di sostenibilità punta al riuso e al sistema «vuoto a rendere», eliminando le confezioni ritenute superflue. L’obiettivo è ridurre la produzione di rifiuti di imballaggio che nel corso degli anni sono cresciuti: ogni europeo, in media, ne produce infatti circa 180 chili all’anno. Per contro, questa azione porterà con sé una notevole diminuzione dell’occupazione negli stabilimenti di produzione di confezioni monouso e, per contro, questo sistema potrebbe portare alla creazione di 600mila posti di lavoro nel settore del riutilizzo entro il 2030.
Un tema che tocca altri segmenti di mercato: negli hotel non si potranno più utilizzare mini-flaconi per sapone e shampoo liquido e nei pubblici esercizi resterà la possibilità di usare bustine da tè, capsule e cialde di caffè compostabili. La stessa regola verrà applicata anche per frutta e verdura fresca, di peso inferiore a 1,5 kg, salvo comprovata necessità di evitare perdita di acqua o turgore, rischi microbiologici o shock fisici.
Inoltre entro il 2030 tutti gli imballaggi presenti sul mercato Ue dovranno essere riciclabili. Saranno inoltre previsti l’introduzione di sistemi obbligatori di cauzione-rimborso per le bottiglie di plastica e le lattine di alluminio.
La proposta dovrà essere esaminata dal Parlamento Ue e dal Consiglio e nel momento in cui si sarà trovata una posizione negoziale sul testo della Commissione, inizierà la trattativa per arrivare a un accordo.