20 Dicembre 2022
La luce: un elemento importante e che può fare la differenza all’interno del locale. Infatti nello stesso momento in cui varchiamo la soglia di un ambiente, nell’attimo in cui sostiamo, il nostro ricordo ci suggerirà se tornare in quel luogo. Illuminare nel modo corretto un ristorante, si traduce nel dilatare il tempo di permanenza dei commensali, il che economicamente si traduce in una maggiore quantità di consumo di cibo e bevande.
La convivialità che deve essere rilassata e avvolta in un’atmosfera morbida e accogliente va di pari passo con l’arredamento, l’architettura del locale lo stile e la scelta dei colori. E la prima impressione conta molto, moltissimo: la luce è senz’altro un elemento di marketing che diversifica e rende riconoscibile il luogo dove si entra. Il primo step è illuminare correttamente la facciata e il nome del ristorante, sarà una luce o un effetto completamente diverso da ciò che il cliente troverà all’interno. Quando l’utente si ritroverà dentro il ristorante dovrà essere guidato attraverso le luci che manderanno un chiaro messaggio: sospensioni d’effetto con luce diretta per le stazioni di comunicazione verbale con il personale, spot direzionali o luci meno potenti in stazioni dove si ha desiderio di avere maggiore privacy.
Alcuni esempi? In primis applicare diversi strati di luce, partendo dalla naturale luminosità dell’ambiente, che costituisce la principale fonte all’interno del ristorante, facendo percepire i soffitti più alti e le pareti più ampie. Nelle zone dedicate al registro di cassa o alla cucina, meglio installare delle luci di accento su colonne, pareti particolari o elementi di forte connotazione. Alcune zone possono essere invece molto divertenti e soddisfare meno la luminosità poiché saranno solo decorative.
Attenzione alle dimensioni del locale: un ristorante small ha bisogno di evidenziare soltanto tavoli singoli, mentre grandi dimensioni necessita di illuminare diverse aree separate. Lo spazio, insieme al tipo di design scelto, dovranno necessariamente essere dettati dal tipo di target da raggiungere.
Luce calda o luce fredda? In linea generale, una luce calda e confortevole fa sentire le persone più a loro agio, soprattutto quando le temperature sono più rigide, come in inverno. Le lampade a luce calda sono quelle con meno di 3000 Kelvin: con l’ausilio di un dimmer, potrai aggiungere un elemento di flessibilità, consentendo di regolare il grado di luminosità così da poter creare diversi tipi di ambientazione. Inoltre la corretta resa cromatica di una fonte luminosa è un elemento essenziale di cui devi tenere conto nel tuo progetto di lighting design, poiché darà ai clienti del ristorante i colori reali di quello che hanno nel piatto.
Attenzione al target: la luce sarà dedicata in base alla clientela che ospita il locale. Sale per eventi e cerimonie avranno un progetto di lighting design (distribuita ed omogenea) differente da un progetto dedicato ad una clientela business (sofisticata ed elegante) o frequentato da coppie (raccolta e intima).
